Percorso vita

Quando l’umile incontra il divino

Il giovedì 7 marzo 1426, a terza, la Vergine apparve sul Monte Berico ad una pia vecchierella di nome Vincenza Pasini… Inizia così il resoconto dello storico vicentino Sebastiano Rumor che narra l’apparizione della Madonna, la quale chiese la costruzione di una chiesa in suo onore per far cessare la peste che imperversava in quel periodo. Ci volle una seconda apparizione alla vecchierella, due anni appresso, per convincere i maggiorenti vicentini ad avviare l’edificazione di quella che divenne poi la Basilica di Monte Berico, per secoli obiettivo di pellegrinaggi e di devozione popolare. Comunque, alla posa della prima pietra del santuario, la peste cessò in breve tempo, anche se nello stesso secolo si ripresentò almeno con altre quattro epidemie. Ad ogni modo, è documentato che quella “pia vecchierella di nome Vincenza Pasini” sia nata a Sovizzo nel 1356 e la tradizione popolare indica la sua casa natia in riva all’Onte, al Ponte Nóvo, all’incrocio dell’attuale Via IV Novembre con Via Marconi, dove visse fino al matrimonio con Francesco da Montemezzo. Di fronte alla casetta, sulla recinzione del parco, la famiglia Curti collocò nel 1922 un capitello dedicato all’apparizione con una tela del pittore Francesco Noro, sottratta furtivamente da ignoti nella notte del 9 gennaio 2002. Prima di trasferirsi definitivamente in Borgo Berga a Vicenza, i coniugi Vincenza e Francesco avevano soggiornato anche a Sovizzo Colle (secondo la tradizione in Via Villapiazzola) e a Montemezzo, sul colle San Pietro, dove la famiglia Muzzi nel secolo scorso costruì, sui resti dell’antica dimora della veggente, una cappella in onore della Madonna di Monte Berico, ufficialmente designata nel 1978 patrona della città e della diocesi di Vicenza.