Il Monte Castello
Il toponimo inquadra l’altura di Sovizzo Colle, con testimonianze di fortificazioni nelle adiacenze della Chiesa di Santa Maria Annunziata: Monte Castello, roccaforte edificata intorno all’anno 1000 per dare un rifugio alle popolazioni del circondario soggette alle periodiche incursioni di orde efferate come quelle degli Ungari, tuttora ricordati nella tradizione orale, i quali non perdevano occasione per imperversare nella pianura con saccheggi e distruzioni. Del resto in tutta Europa si viveva un momento storico particolarmente conflittuale, in cui il Nord si scontrava con il Sud e l’Oriente si misurava con l’Occidente. La costruzione della rocca ovviamente spettava al signore di turno, ma a partecipare al finanziamento dell’opera, se non fu direttamente un Vescovo, furono probabilmente i Canonici della Cattedrale, prelati esponenti delle famiglie patrizie vicentine delle quali erano un po’ gli agenti d’affari. L’incastellamento della collina incorporò l’antica chiesa di Santa Maria Annunziata (forse riedificata per l’occasione) e Monte Castello in quel periodo divenne probabilmente un importante centro di riferimento sociale per tutto il circondario, sovrastando e controllando Valle dell’Onte, la spianata occidentale verso Montecchio e l’ampia pianura verso sud, attraversata dalla Postumia. Una tragica frana nel febbraio 1951, che fece tre vittime nella famiglia Michelin, cancellò di fatto la sommità della collina, sulla quale era al momento attiva una cava di argilla: del Monte Castello rimase solo il nome nella memoria dei Sovizzesi.