Percorso vita

Maria Setti, la partigiana Marta

Sul pendio sassoso di Contrà Donadello, che conduce verso il fondovalle della Valdiezza, si affaccia con il civico 2 una sobria ed elegante abitazione che, nel periodo della Resistenza, fu dimora di Maria Setti, figura di spicco nella lotta partigiana, la quale diede riparo fra quelle mura a numerosi compagni. Fra questi vanno ricordati alcuni del gruppo noto come “Piccoli Maestri”, in particolare Luigi Meneghello, che appunto nel suo omonimo libro racconta di questa casa e della sua impavida
proprietaria, la partigiana Marta (nome di battaglia di Maria Setti). Fu lei, tra l’altro, nel giugno 1944, dopo i sanguinosi rastrellamenti sull’altipiano di Asiago, a soccorrere il ferito Capitano Toni (la medaglia d’oro Toni Giuriolo) per ricondurlo ad Arzignano, prima del trasferimento nell’Appennino tosco-emiliano, dove poi Toni cadde in un conflitto a fuoco con milizie naziste. Maria Setti, medaglia d’argento al valor militare, subì l’arresto e le torture in carcere da parte dei nazifascisti. Dopo la guerra fu docente nelle scuole superiori di Vicenza. Il valore di questa donna è ricordato anche in una targa apposta nell’aprile 2013 all’ingresso della casa.