La chiesetta del Vigo
Vigo è stato anticamente un centro amministrativo del territorio che faceva capo al vastissimo “pagus” (paese) di Montecchio Maggiore. La devozione a Santa Reparata affonda le radici nei primi secoli del cristianesimo ed è confermata dalla piccola scoperta avvenuta in occasione del restauro della chiesa campestre a lei consacrata in quel di Vigo, completato nel 2000. Togliendo gli intonaci della facciata, infatti, si è reso visibile un oculo, successivamente chiuso, appartenente alla chiesa romanica del secolo XI. Pare che Reparata, martire cristiana del II° secolo, debba il suo appellativo ad una “riparazione” post mortem. Si chiamava in realtà Margherita e fu riconosciuta innocente di una gravissima colpa attribuitale in vita. E non dimentichiamo che Santa Margherita godeva di una devozione particolare da parte dei Longobardi, che nel territorio di Sovizzo hanno soggiornato per secoli. Secondo alcuni studiosi, la chiesetta avrebbe sostituito un tempio pagano celebrativo della natura e della bellezza femminile, probabilmente dedicato al culto della dea Diana. A Vigo la ricorrenza di Santa Reparata (8 ottobre) viene festeggiata la seconda domenica di ottobre con l’antica Sagra del Petarèlo (Pettirosso), in piena stagione di caccia. Che sia un’ultima traccia dell’antica devozione a Diana? Nel secolo XVII la chiesa fu totalmente rinnovata. Il dipinto, che raffigura il martirio di Santa Reparata, è opera del pittore udinese Rocco Pittaco, molto attivo verso la metà dell’800 nel territorio vicentino, soprattutto con opere a soggetto religioso.