La Cordellina

Villa Cordellina

Villa Cordellina deve il suo nome all’avvocato veneziano che la fece costruire nella prima metà del 1700 affidando progetto e lavori all’architetto Giorgio Massari, il quale si avvalse anche della collaborazione di Francesco Muttoni. La villa, di evidente ispirazione palladiana, reca nei suoi saloni preziosi affreschi di Giovambattista Tiepolo. Nel corso degli anni Villa Cordellina visse avvicendamenti di proprietà e di utilizzazione (fu anche deposito di bachi da seta) fino alla metà del ventesimo secolo, quando l’illuminato mecenate Vittorio Lombardi, appassionato d’arte, ne promosse il restauro. Per inciso va ricordato che Vittorio Lombardi fu tra l’altro il tesoriere della famosa spedizione alpinistica condotta da
Ardito Desio sul K2 nel 1954. Dopo la sua morte, la villa venne ceduta alla provincia di Vicenza e poi al Comune di Montecchio Maggiore ed è attualmente utilizzata per convegni, concerti e varie attività culturali che si svolgono nelle sue sale interne, nella foresteria o negli splendidi giardini corredati da pregevoli decorazioni scultoree. Pertinenza della villa è la vicina Cappella Pizzocaro, dedicata a Sant’Antonio da Padova, dove è conservata una pala del Maffei. In questa chiesetta, vicino alla villa che volle far rinascere, riposano le spoglie di Vittorio Lombardi e della moglie Anna Maria.